Il decreto di agosto stanzia per il 2020 600 milioni di euro per sostenere le attività di ristorazione attraverso l’istituzione di un Fondo per la filiera della ristorazione per l’erogazione di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche D.O.P. e I.G.P.
Il contributo a fondo perduto spetta alle imprese con codice ATECO:
- 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione
- 56.29.10 – Mense
- 56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale
Il contributo spetta alle imprese che abbiano avuto un calo di fatturato nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 di almeno il 25%, (inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019). Per chi ha iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2020 non è richiesto nessun requisito.
I soggetti interessati presentano una istanza secondo le modalità che verranno fissate con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Il contributo è erogato mediante il pagamento di un anticipo del novanta per cento al momento dell’accettazione della domanda, a fronte della presentazione dei documenti fiscali certificanti gli acquisti effettuati, anche non quietanzati, nonché di una autocertificazione attestante la sussistenza dei requisiti definiti dal presente articolo e l’insussistenza delle condizioni.
Il saldo del contributo è corrisposto a seguito della presentazione della quietanza di pagamento, che deve essere effettuata con modalità tracciabile.
L’erogazione del contributo viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis.
Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e Irap.
Verrà messa a disposizione degli interessati una piattaforma denominata “piattaforma della ristorazione” dove il richiedente il contributo sarà tenuto a registrarsi, ovvero a recarsi presso gli sportelli del concessionario convenzionato, inserendo o presentando la richiesta di accesso al beneficio e fornendo i dati richiesti.
Spetterà al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anche avvalendosi dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), ad effettuare controlli e verifiche concernenti i contributi erogati.