Dopo l’approvazione del testo alla Camera lo scorso 9 luglio, il cd Decreto Rilancio nella giornata di ieri 16 luglio è stato definitivamente approvato al Senato diventando quindi legge.
Infatti il Senato ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento, con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto, dando quindi il via libera a interventi per un valore di 55 miliardi di euro per limitare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore.
Il decreto ha messo in campo misure per limitare l’impatto economico su famiglie, imprese, partite Iva, dipendenti e terzo settore. Le misure più rilevanti riguardano: contributi a fondo perduto per le imprese, stop ai pagamenti Irap, reddito di emergenza, innalzamento a 1200 del bonus baby sitter, allargamento alle seconde case del superbonus al 110%, incentivi per l’acquisto di auto Euro 6, aumento dei fondi destinati alle scuole paritarie, slittamento di un mese dei congedi per i genitori, anticipo della cig prevista per l’autunno.
Purtroppo molte delle misure non saranno immediatamente operative, infatti la nuova legge porta a corredo ulteriori decreti e atti da emanare. Sono infatti oltre 150 i provvedimenti attuativi previsti dalla norma e di questi solo 15 sono stati già emanati dai rispettivi ministeri.